c'era una volta...
... una formichina che si chiamava tommaso padoa schioppa. era il capo del formicaio di via XX settembre a roma... potrebbe cominciare così la favoletta del ministro dell'economia. peccato che in questi giorni non c'è molto da stare allegri, i conti pubblici sono darioargentianamente in profondo rosso. si deve risparmiare su tutto, il messaggio è chiaro. le cicale ministeriali sono avvisate. quindi, prima di vestire i panni dell'austerity, meglio concedersi l'ultimo weekend di vacanza in umbria. arrivo maestoso in auto blu, una per ministro, così come le camere. menu a base di manicaretti locali, a quanto pare molto gradito dai commensali. tutto a spese di chi? della presidenza del consiglio, ovvio! no, no, avete capito male, non ha pagato prodi di tasca sua, troppo bello per essere vero, hanno pagato i contribuenti. l'aria umbra avrà fatto davvero bene ai ministri, tanto che hanno delineato le priorità e le linee guida dei prossimi sette mesi: ritiro dall'iraq, no al referendum del 25 giugno, ridiscussione della legge 40, necessari e urgenti tagli alle spese, impegni europei, unità dell'azione governativa. sbaglio o queste cose le avevamo già sentite prima del monastico e sacrificato ritiro? allora, anche se in ritardo, buona vacanza onorevoli ministri. perché non diteci che siete andati a lavorare davvero. finora, tranne mussi, solo favole deludenti.
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