the oscar goes to...giovani e sport!

17 maggio 2006: debutta il governo prodi. colossale delusione. lungi da me credere che un semplice cambio di governo possa fare miracoli, in italia poi... però vorrei che le persone vedessero quanto le promesse non mantenute e gli equlibrismi per le poltrone ci sono, eccome, anche a sinistra. secondo don prodi (non mi è mai piaciuto né mai mi piacerà, cattocomunista e soporifero) l'italia ha bisogno di 25 ministeri. tra questi, l'oscar per il dicastero fondamentale goes to: giovani e sport(melandri), famiglia per la bindi (da gestire insieme al cardinal ruini, viste le opinoni comuni dei due), e attuazione del programma di governo (santagata), emblema dell'inutilità politica di prodi, incapace di tenerli tutti a bada. alla faccia della necessità dell'oculatezza nelle spese dello stato. ma passiamo a baffino. d'alema sprecato e fuori posto agli esteri, è lui che dovrebbe guidare il centrosinistra riformista. non si poteva creare un ministero della vanità per rutelli, allora gli hanno dato i beni culturali (roma ancora lo maledice per i cantieri del giubileo...). alla difesa, tra i due litiganti il terzo gode: parisi ha sgambettato mastella e bonino. il primo si è accaparrato la giustizia, abbinamento quanto meno inaspettato, un motivo ci sarà... la seconda, che doveva puntare agli esteri data la sua lunghissima esperienza e i riconoscimenti internazionali, è stata relegata alle politiche comunitarie. ha sbagliato ad accettarlo. non so cosa dire su vannino chiti alle riforme/rapporti col parlamento, e su di pietro (infrastrutture), se non il mio testardo e ingenuo stupore che uno che sbaglia i congiuntivi sia lì. insopportabile il ghigno di pecoraro scanio, unico nella mischia veramente certo di essere ben saldo sulla poltrona del suo ministero (ambiente). scontati amato(interni), padoa schioppa all'economia, e speriamo che il tecnico si salvi, gentiloni alle comunicazioni, bersani alle attività produttive. mi chiedo poi chi sia fioroni e cosa ci faccia all'istruzione se si è sempre occupato di sanità. il girotondino mussi alla ricerca universitaria, tipo poco adatto al dialogo, chissà... ed ecco la sfilata degli sconosciuti senza infamia e senza lode: niccolais funzione pubblica, lanzillotta affari regionali, bianchi trasporti, de castro politche agricole, damiano lavoro, ferrero solidarietà sociale, pollastrini pari opportunità. a proposito, in italia c'è bisogno di un ministero che riconosca pari diritti e doveri a uomini e donne, gestito sempre da una donna, perché così è politically correct. ma la fiera dell'ipocrisia non finisce qui. su 25 dicasteri solo 6 alle donne, e solo uno con portafoglio, la sanità. meno male che la valorizzazione della donna è sul programma ed è stata sbandierata nell'ultimo confronto tv con toni enfatici. si dirà che sono più del precedente governo. rispondo che non conta la forma ma la sostanza. e in sostanza non c'è differenza. unico plauso a livia turco, neoministro della salute. l'ho sempre stimata tantissimo e credo che farà un buon lavoro, così come ha fatto nel suo precedente impegno governativo (molto buona la legge sull'immigrazione turco-napolitano, purtroppo mutilata dalla bossi-fini). come al solito, spero di essere smentita dai fatti, la vedo dura. ma una sinistra moderna e seria ci sarà mai in questo paese? cominciamo bene...
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