getting off show
imbarazzante, ingiustificato ed eccessivo. la copertura mediatica dello sbarco del contingente italiano in libano è, credo, senza precedenti. oggi il tg1 delle 13.30 ha mostrato le scatolette di cibo della razione k che i soldati hanno mangiato a pranzo. tra un pò sapremo chi sta in coda per i bagni e quanto tempo ci mette. i militari partiti per l'afghanistan e per l'iraq non hanno ricevuto lo stesso trattamento. non hanno sentito la stessa enfasi nel descrivere le loro mansioni. la spiegazione è solo una: il governo sta strumentalizzando in modo patetico la missione in libano per acquistare credibilità. credibilità che di certo non si ottiene spiando in stile big brother il lavoro di professionisti. professionisti sì, perchè quale che sia la propria opinione su questo genere di operazioni, l'esercito è formato da professionisti, la dignità del loro lavoro, come quella di ogni lavoro, va rispettata. il governo ricordi piuttosto dove ha nascosto la bandiera pacifista... o crede davvero che i militari non saranno coinvolti in situazioni di guerra (l'onu l'ha previsto e ha stabilito regole d'ingaggio ridicole)? avranno pensato che è meglio nascondere il pacifismo ideologico e a senso unico degli anni passati con il reality show, entusiasta e saturo di finto patriottismo, dello sbarco. il getting off show.
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complimenti alla rai e ai suoi integerrimi giornalisti. se non sbaglio, al cambio della guardia di palazzo chigi, avevano chiesto a prodi rinnovamento e indipendenza per ridare lustro al servizio pubblico. invece sprofondano sempre di più nel servilismo. che vergogna.
Labels: giornalismo, medioriente, missioni militari, politica estera
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