Thursday, April 05, 2007

in these days...


momento miscellanea. liberati i soldati inglesi imprigionati dai pasdaran iraniani. ahmadinejad ha fatto il suo ridicolo show mediatico, con tanto di applauso indegno da parte dei giornalisti in platea. il suo non è mica stato un bel gesto, liberarli era un dovere, soprattutto considerando che non doveveano essere presi in ostaggio. ma il problema riguardo a quell'omino ignorante col dimesso giubbottino beige non è solo quello che fa o dice, è un pazzo criminale e su questo non si discute. il punto è che si parla dell'iran solo superficialmente, mai una parola su cosa realmente accade in quel paese, rarissime le orecchie occidentali che ascoltano le voci della protesta interna, soprattutto quella studentesca. il risultato è che i nostri media si prestano come cassa di risonanza per le follie di ahmadinejad così, gli arabi assorbono la propaganda antisemita, e a noi viene nascosto che la liberazione dei soldati di sua maestà è stata contemporanea alla possibilità per i diplomatici di teheran di visitare dei detenuti iraniani in un carcere di baghdad, dove erano reclusi in isolamento con l'accusa di finanziare il terrorismo. vogliamo negare che ci siano state trattative? e poi vengono a farci storie sul caso mastrogiacomo! o tutti o nessuno, non ci sono coscienze pulite. caso due. un giornale francese ha tenuto sotto controllo le auto dei candidati alla presidenza, che si sfideranno alle urne fra tre settimane. si è scoperto che tutti hanno infranto i limiti di velocità. nessuno in francia si è ribellato perché è stata violata la privacy del politico, chissà come mai... ma ciò che è più interessante è che in italia si riporti questa notizia, di per sé ininfluente e che tutto sommato può farci sorridere, presentandola quasi come una disavventura dei vip d'oltralpe, e non si parli della campagna elettorale di uno dei paesi più importanti d'europa. avremmo molto da apprendere: il partito democratico dal programma di segolene royale (sempre da lei arriva anche una lezione per i nostri palazzi maschilisti), la destra berluscocratica da sarkozy, i giornali e i giornalisti dai colleghi francesi, eccetera eccetera eccetera. at last but not the least, l'affaire telecom. non ne posso più di sentir parlare della difesa dell'italianità delle imprese. è vero che avere delle industrie forti è un vantaggio non da poco per la nostra economia. ma dobbiamo anche ricordarci che le nostre grandi sono state tutte o statali o vergognosamente aiutate dallo stato (vedi la fiat, l'alitalia...). le economie solide si sono formate con un capitalismo sano. se noi in sessant'anni non siamo stati capaci di creare solo un mercato malato è proprio per questa mentalità intrisa di provincialismo, protezionismo e salvaguardia delle poltrone. assurdo pensare che si debba andare avanti così. tronchetti provera non è certo uno stinco di santo, ma la soluzione non dovrà venire dal governo. anche se sottoscrivo un'idea venuta fuori ieri, durante una discussione di questa faccenda: magari, non sapendo come fermare tronchetti provera, si penserà di mandargli un avviso di garanzia... e la nave va.

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