ricomincio da tre
ieri gran giorno del ritorno all'università. e si ricomincia da tre cose: i colleghi, le lezioni, i treni. ci siamo ritrovati tutti, c'era anche pupi, fuggita da pisa appena in tempo. è stato bellissimo, siamo al secondo anno adesso! la facoltà era straripante e attiva come sempre, il viavai nei corridoi e nell'atrio era proprio quello del primo giorno, quel primo giorno che a me sembra già così lontano. la lezione di psicologia generale ha inaugurato il nuovo anno, che noia! la prof è una simil-ferilli, più magra e più giovane. le do una settimana di tempo per convincermi che valga (non che vale, prof...) la pena seguire le sue lezioni. poi storia dell'estetica, il prof ha portato mille libri, articoli, riviste per farci vedere l'attualità del tema del corso, l'antropologia filosofica. e ha chiuso con la domanda: sì, ma... che c'entra questo con l'estetica? e noi, da bravi filosofi: che domande! tutto ha a che fare con l'estetica, se si pensasse di più a questo non assisteremmo a certe patetiche performances di cattivo gusto della nostra cultura. si prevede un corso interessantissimo, non vedo l'ora di entrare nel vivo. e poi la solita nota dolente dei treni per pendolari, la similitudine con i carri bestiame è ormai insufficiente. ho la netta impressione che sia aumentato il numero di viaggiatori, il che significa che avremo sempre meno ossigeno e spazio a disposizione. urge lettera di accesa protesta alle associazioni dei consumatori, con copia per conoscenza a quei ladri di trenitalia.
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