Thursday, August 31, 2006

nessun rispetto


nonostante la scarsità di mezzi di informazione mentre ero in vacanza, ho seguito con ribrezzo e rabbia la storia di hina, la ventenne pachistana uccisa e seppellita in giardino dal padre perchè non era una brava musulmana. io non rispetto questa cultura perchè non trovo niente di rispettabile nel disprezzo della vita umana, della libertà individuale e nella considerazione dei figli come una proprietà da vendere, specialmente se si tratta di figlie. e ancora più di quelle bestie che sono il padre, il fratello e i cognati di hina, mi fa schifo la madre, se così si può chiamare una donna che non difende la figlia dalle violenze e poi si spende contro il marito in conferenza stampa. guai a concedere la cittadinanza in tempi brevi come vorrebbe l'attuale governo: la cittadinanza non è un foglio di carta e non dev'essere merce di scambio, io ti faccio diventare italiano e tu mi voti. credo poco al concetto di valori e non mi piacciono tanto i discorsi in cui questa parola ricorre spesso e con enfasi, di qualsiasi genere siano. ma se è su questi che si fonda la nostra società, la nostra identità, il nostro modo di vivere, chiamateli come volete: vanno difesi e non svenduti.

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quel ramo del lago di como...

... dove ho passato tutto agosto. un posto bellissimo, da romanzo. è stato un mese fatto di piccole e grandi cose. piccole come le air vigorsol, chewing-gum ufficiali della vacanza, grandi come la fatica (e la soddisfazione, una volta raggiunta la meta) sul sentiero per il rifugio della porro. un mese di sole e di pioggia. il sole delle passeggiate in bici, il diluvio nel giorno del barbecue. mese di animali buoni e cattivi. buoni come il rospetto della val roseg e la placide e rassicuranti mucche svizzere, cattivi come i cigni (le apparenze ingannano: eleganti sì, ma aggressivi) e gli insetti del parco che si schiantano contro la tua faccia mentre sei in bici. mese di gelati e torte all'amaretto. mese in italia e all'estero. milano svuotata dalle vacanze estive e più interessante dell'ultima volta che l'ho vista, lugano ordinata, pulita, impeccabile, ricca sfondata, fredda e anonima. mese di montagna e di città. porro, cavlocc, val roseg e monza. mese di sentieri sterrati vs perfezione stradale: è forte l'impatto con le strade della brianza per un'automobilista di palermo. segnaletica orizzontale visibile e rispettata, cantieri aperti un pò ovunque, rotonde semafori e dossi artificiali ALTISSIMI onnipresenti... (unica pecca: l'uscita della tangenziale per linate: è a sinistra!!!!!) mese di negozietti e grandi centri commerciali. corso buenos aires è stato un pò deludente, invaso com'è dai soliti intimissimi&co., il candy shop di monza sempre chiuso, uffi! negozi da microcosmo paragonati al fuentes di sorico: megaipersupermercato con altri 35 negozi (che stanno per raddoppiare, work in progress) o al vulcano di sesto san giovanni o all'esselunga di lissone... l'esselunga! il mio supermercato preferito! mese di casette piccole, come quella di sorico, e case faraoniche come quella costruita con the sims. mese di gente simpatica e tipi poco raccomandabili. lo zio kermitt e gli amici di matteo vs la gentaglia dell'idroscalo a ferragosto. la sede del corriere della sera: mezz'ora a fissare il palazzo e la gente che entrava, che invidia. mese di stupore: incredibile quanti bambini ci siano a chiesa in valmalenco, la televisione lì non sarà arrivata, incredibile che a lugano si debba assistere a scene di razzismo davanti al casinò. mese di compiti per le vacanze (mission completed martina!) e libri di storia della filosofia antica che si sentivano un pò abbandonati... mese praticamente senza tv e internet: sono la prova che si può sopravvivere senza, ma quando torni a casa baci e abbracci il buon vecchio pc e la parabola di sky. il tempo è volato, è già passato un anno dalla vacanza in finlandia. il tempo è volato, sono già tornata a casa. domani comincia settembre e si ricomincia a studiare, tra 22 giorni c'è l'ultima materia di quest'anno. panta rei, ma non lui. kiitos luke, minä rakastan sinua.

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