Friday, June 30, 2006

notte prima degli esami


dedica a tutti i maturandi, a uno di voi in particolare:) ricordate lorenzo, la mascotte fancazzista di tutti i ragazzi dell'ultimo anno, lo studente metallaro e tenerissimo, interpretato dal grande corrado guzzanti, che ripassava con la dandini per gli esami? questo piccolo brano è tratto dal libro lorenzo e la maturità. non dimenticate di ascoltare venditti!!! tuo padre sembra dante, e tuo fratello ariosto, stasera al solito posto...in bocca al lupo a tutti, may the force be with you mio girasole:)

E così, ciondolando e disertando, blaterando e tacendo, una mattina di luglio Lorenzo arriva agli esami di maturità. Gli insegnanti sono schierati da un lato del tavolo, Lorenzo se ne sta solo soletto dall'altro lato. Lui sa che il novantanove per cento degli studenti sono promossi, ma gli rimane il sospetto di poter essere proprio lui il punto che manca alla salvezza universale. E poi un po' ci tiene a fare bella figura, a dimostrare a quelle facce da tonni in scatola di non essere un morto di sonno. Il professore di lettere gli pone la prima domanda: "Il fanciullino pascoliano". Lorenzo ricorda qualcosa, qualcosa inventa, parla del "ragazzino" che si commuove guardando le nuvole e i cartoni animati, che non vuole diventare grande e grosso perché deve ancora giocare col gatto e col motorino truccato. Qualcosa dice, l'aquilone vola ancora. Anche nelle altre materie si difende come può: parla persino della guerra in Iran - "vabbè, stiamo da quelle parti" - e della Pop Art "che prende ispirazione dalla società dei consumi e la critica di brutto, perché 'sta società infame ci consuma". Alla fine è promosso: il voto è quello che è, ma basta a tirarsi fuori dalla scuola e dal vuoto sonnolento dei suoi diciott'anni. Fuori lo aspettano i genitori, gli amici già promossi, il mondo, il sole a picco della vita. Ora sono fatti tuoi, povero e dolce Lorenzo.

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stress


non è proprio il momento migliore per aggiornare il blog... in questo momento sono stanchissima. e nervosa. e insicura. esame di istituzioni di filosofia alle porte, continuo a non sapere cosa siano le argomentazioni di aristotele, l'introduzione di was ist metaphysik? e derrida è tutto un programma. vedo nero. guardo a stento i telegiornali, sono faticosi, e data la loro piatta stupidità, la cosa comincia a preoccuparmi...

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Tuesday, June 27, 2006

vuota



è così che mi sento oggi.

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Monday, June 26, 2006

addio ai polletti


addio ai polletti, sorgenti dalla friggitrice... parafrasando i promessi sposi do l'estremo saluto ai mc chicken mcnuggets,o, come li chiamiamo io e la piccola simona, i polletti. di pollo hanno ben poco, questo lo sapevo già. ma ogni tanto mangiare da mc donald's per noi è un rito. oggi ho visto un documentario, supersize me, di morgan spurlock. uno dei film che mi ha impressionato di più in tutta la mia vita. spurlock sperimenta la mc diet: per un mese si mangia solo da mc donald's, colazione pranzo e cena. i risultati sono devastanti. è vero che non siamo in america, che a new york accanto un mc donald's ce n'è un altro, mentre a palermo c'è spinnato con i suoi gelati, la sua pizza, il suo cibo isolano sano. è vero che non andrò mai a mangiarci tutti i giorni, ma è più forte di me. perciò, addio oc donald (lisa lo chiama così) e addio polletti. devo ancora dirlo a simona...

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perché la terra dei cachi è la terra dei cachi. no!


italia sì, italia no... profetico elio! oggi pomeriggio, mentre tutto il paese, dalle alpi a lampedusa, trepidava per la qualificazione, italia ai quarti sì, italia ai quarti no, c'era lo spoglio delle schede del referendum. ha vinto il NO!!! il sud, che non si distingue certo per il suo affetto nei confronti delle cabine elettorali, ha votato in gran numero. in sicilia, regione che di solito vota a destra, en plein del no per tutte e nove le provincie. se consideriamo che non era necessario il raggiungimento del quorum, il dato dell'affluenza (pressoché definitivo in questi minuti) del 53% è incoraggiante. adesso si apra il dialogo sulla riforma costituzionale. propongo di inserire una nuova norma: ogni parlamentare che insulti i cittadini che rappresenta e lo stato che serve, sarà espulso a vita dalla politica e non gli verranno più corrisposti lo stipendio né la pensione da deputato. a inaugurare la nuova legge ci pensa francesco speroni, lega: gli italiani fanno schifo e l'italia fa schifo perché non vuole essere moderna. hanno vinto quelli che vogliono vivere alle spalle degli altri. consiglio per speroni: vada a vivere in svizzera come aveva minacciato il senatur. ops, non gli conviene: qui percepisce un lauto stipendio dalla schifosa roma ladrona, pagato con le tasse degli schifosi italiani. idioti a parte, è stato un bel pomeriggio. tutto sommato sono anche contenta per il colpo di culo dell'italia (perché di questo si tratta, suvvia!). da degna patria della par condicio al referendum vince il no e la nazionale ai quarti sì. perché la terra dei cachi è la terra dei cachi.

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il nonno di heidi ha paura di bruno...


... non ci credo. l'orso bruno che vagava nelle montagne delle mitteleuropa è stato abbattuto. motivo: l'orso mangiava le pecore e i pastori cominciavano ad aver paura. ma come? quei pastori montanari eredi del nonno di heidi hanno paura di un orso? è forse il primo in cui si sono imbattuti? so solo che era ancora un cucciolo, che era lì perché l'unione europea aveva stanziato dei fondi per il ripopolamento della zona con questi esemplari e che forse gli esperti avrebbero potuto adottare soluzioni diverse. povero bruno.

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nessuno tocchi il transilvanico


stavo vagando in rete aspettando i risultati del referendum. ho fatto una visitina al blog di piero ricca e chi trovo... l'immortale andreotti! non vi rovino la sorpresa, andate voi stessi a scoprire che trattamento viene riservato ai giornalisti che osino ricordare al transilvanico senatore a vita un certo processo...in cui è capitato per caso... per caso accusato di associazione mafiosa... per caso prosciolto per la prescrizione del reato... per la cronaca, piero ricca è il giornalista assolto dalla cassazione perché dire buffone a berlusconi non è reato.

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Friday, June 23, 2006

fermati, o scrutinio! gioca la nazionale!


stavamo quasi dimenticandoci delle colossali scemenze del povero calderoli. l'ultima: è necessario rinviare le operazioni di scrutinio del referendum perché, a causa della partita dell'italia, potrebbe verificarsi un "grave rischio di pericolosi disservizi e problemi operativi". con tutta la sua forza padana, vuole far slittare il computo dei voti dalle 15 alle 20. forse sbaglio io a meravigliarmi che in un paese civile il calcio abbia una tale rilevanza rispetto a questioni di interesse civile, come il referendum sulla carta costituzionale. è vero che si tratta di una stupida provocazione, ma sono certa che qualcuno sotto sotto avrà detto: speriamo che spostino l'orario dello spoglio, ci giochiamo la qualificazione ai quarti...

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magris sulla costituzione


ma, al di là delle doverose considerazioni di ordine pratico, è bene che un paese dalla memoria corta si ricordi cosa è la costituzione. per questo, riporto uno stralcio dell'articolo di claudio magris, il bene comune degli italiani, pubblicato sul corsera il 22 giugno.
"Al di là di tale sia pur acceso scontro su alcuni articoli, in questo Referendum è forse in gioco qualcosa di più alto. Lo scontro più radicale è quello che oppone coloro i quali considerano la Costituzione un valore essenziale, eventualmente da ritoccare ma sostanzialmente da mantenere, e coloro i quali vogliono sbarazzarsene, come rivelano la riforma proposta dal centrodestra e lo spirito che la anima. A leggere i lavori della Costituente, si resta impressionati dal travaglio e dalla qualità intellettuale dei contributi di coloro che, di centro, di sinistra e di destra, portarono alla sua elaborazione e alla sua approvazione con il 90 per cento di voti. Quella discussione è uno dei momenti più alti della nostra storia e dovrebbe almeno insegnare che una modifica sostanziale dovrebbe passare attraverso una riflessione e un consenso altrettanto significativi e non già venire discussa e approvata come una delle tante leggi o leggine ordinarie. Questo vale per la riforma del centrodestra e ugualmente per quelle modifiche che domani proporrà il centrosinistra, perché la Costituzione non appartiene ad alcuna parte politica, ma può e deve essere intesa quale fondamento comune da tutti gli italiani. Certamente essa è sorta da una gravissima scissione del Paese, da quella guerra civile che è stata la lotta tra l'antifascismo e il fascismo che aveva portato l'Italia alla dittatura, alla guerra, alla disfatta e alla mutilazione anche territoriale del Paese, come sappiamo soprattutto noi dei confini orientali. Ma la Costituzione ha sanato quella tragica scissione, di cui tutti siamo vittime e insieme corresponsabili, perché, diceva Croce, non possiamo separarci né nel bene né nel male dalle vicissitudini della nostra Patria. Oggi la Costituzione è un fondamento per ogni forza politica; per Alleanza nazionale non meno che per i partiti che si richiamano alla Resistenza, perché ha permesso e forgiato sessant'anni di vita comune: grande spazio della vita mortale, direbbe Tacito. Naturalmente, anche la Costituzione, come i Dieci Comandamenti, può essere usata scorrettamente. Ad esempio, ho sempre trovato abusiva, ormai molti anni fa, la formula del cosiddetto «arco costituzionale» che escludeva a priori, quasi per decreto divino, alleanze politiche di governo con il Movimento sociale, che aborrivo per tanti suoi atteggiamenti barbarici (fra l'altro lesivi, col loro insensato sciovinismo, degli interessi nazionali specialmente nelle mie terre di confine) ma che, quale partito ammesso legalmente e liberamente votato dai cittadini, non consideravo appestato. Si è anche detto che a diventare fondamentalisti della Costituzione sono stati soprattutto i comunisti per darsi, grazie al contributo di lotta e di sangue da essi pagato alla caduta del fascismo e dunque alla nuova Italia nata con la Costituzione, una legittimità politica. Ma, a prescindere da ogni altra considerazione, appellarsi oggi, affrontando i problemi di oggi, all'anticomunismo è disonesto e falso, come lo è l'appellarsi all'antifascismo; chi, in questo referendum, tira in ballo il fascismo o il comunismo è un mestatore che mente. La Costituzione è di tutti; non è un caso che a volersene rozzamente sbarazzare come di un decalogo incomodo siano soprattutto forze politiche estranee al travaglio che ha generato la nostra storia conflittuale ma comune, come Forza Italia, che è un po' ridicolo immaginare quale parte comunque costituente, e la Lega, nata proprio per disgregare quell'unità del Paese garantita dalla Costituzione e che infatti si compiace di agitare, anche se solo per gioco, lo spauracchio della secessione. Nulla è immutabile; fin dai tempi dei Greci, le leggi venivano scritte pure per essere sottoposte alle verifiche e alle eventuali correzioni della storia. Ma vi sono leggi specifiche da aggiornare secondo il mutare delle situazioni e vi sono fondamenti della vita comune di lunga durata, il cui mutamento esige una consapevolezza particolare, non succube delle vicende quotidiane."

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la domenica del no


domenica e lunedì referendum costituzionale. voterò no e spero che lo facciate in tanti. questa scelta non implica la convinzione che la costituzione sia intangibile, tutt'altro. è un prodotto umano e come tale è necessario che venga modificata in accordo con le nuove esigenze. di certo non si può pretendere di cambiarla con i soli voti della maggioranza di governo. non sapendo come difendere una pessima riforma, il centrodestra sbandiera ai quattro venti, demagogicamente (ricorda tanto i soliti tagli del 10% agli stipendi dei parlamentari nella finanziaria preelettorale), la riduzione del numero di deputati e senatori, che peraltro, non sarebbe effettuato prima del 2016. e poi c'è la presunta diminuzione dei costi di gestione dello stato. mi chiedo cosa cambi scaricare i barili più onerosi alle regioni, se tanto i soldi che girano sono sempre gli stessi. si sono tanto lamentati, giustamente a mio avviso, degli aumenti delle spese che deriveranno dalla moltiplicazione dei pani e dei pesci ministeriali di prodi e promuovono il vantaggio economico apportato da venti sistemi sanitari diversi (come se non bastasse l'infelice riforma della sinistra di qualche anno fa). è comprensibile che le regioni efficienti critichino aspramente il sistema, quando risentono delle magagne delle altre amministrazioni irresponsabili. ma questa non è una buona ragione per approvare una riforma che accentua pericolosamente il divario nord-sud. se la regione lombardia funziona bene (anche se ho i miei dubbi sulla sua paradigmatica perfezione, dato che sempre di politica si tratta), non si può dire alla regione sicilia "adesso pensaci tu", se questa non ha mai avuto i mezzi per pensarci da sola. la conseguenza sarebbe l'incremento del potere economico-politico della mafia, non credo serva ricordare che al centro degli ultimi processi ci sono affari legati alla sanità, e che gli unici imprenditori che potrebbero beneficiare delle nuove leggi sarebbero quelli a cui non è stato bruciato il capannone. detto questo, speriamo che dopo la vittoria del no si apra il tavolo delle riforme costituzionali, serie e concertate.

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Thursday, June 22, 2006

la cura del silenzio


il pensiero dell'essere non cerca nell'ente alcun appoggio. [...] questo pensiero è attento alla verità dell'essere e aiuta così l'essere della verità affinché esso trovi il suo posto nell'umanità storica. questo aiuto non è causa di successi, perché non ha bisogno di effetti. il pensiero essenziale è d'aiuto come semplice insistenza nell'esserci, in quanto in essa si infiamma qualcosa di affine, senza che essa possa disporne o anche solo averne conoscenza. dando ascolto alla voce dell'essere. il pensiero gli cerca la parola da cui la verità dell'essere viene al linguaggio. il linguaggio dell'uomo storico è a posto solo se scaturisce dalla parola, e, solo se è a posto, gli si prospetta la garanzia della silente voce di sorgenti nascoste. il pensiero dell'essere protegge la parola, e in questa cautela compie la sua missione. esso è la cura per l'uso del linguaggio. dal silenzio senza parole [...] viene il dire del pensatore. dalla stessa fonte proviene il nominare del poeta. ma poiché il simile è simile solo in quanto è distinto, e il poetare e il pensare si somigliano nel modo più puro nella cura della parola, essi sono ad un tempo separati nella loro essenza dalla massima distanza. il pensatore dice l'essere. il poeta nomina il sacro.
martin heidegger, poscritto a was ist metaphysik?

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petizione di principio


se reclamare una dimostrazione di principio è una mancanza di cultura, difendersi accampando l'impossibilità scientifica della medesima con una messa in scena dialettica che sembra un modo astuto di schivare il problema è mancare di filosofia.
lukasiewicz sulla metafisica gamma di aristotele

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welcome back enrico la talpa!


finalmente!!!!!!!! tutta colpa di un virus e della necessaria formattazione del pc:(( mi è tanto mancato il mio blog!! ho due post filosofici che tengo nel cassetto da qualche giorno, è ora di pubblicarli. mi cogliete impreparata sull'attualità, lo studio assorbe le mie energie e soprattutto il mio tempo:( ah già, dimenticavo! enrico la talpa è il nome del mio redivivo pc:) welcome back!

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Saturday, June 17, 2006

wittgenstein su heidegger



pensiamo alla semplice meraviglia che qualcosa esista. il solo fatto che ci sia qualcosa piuttosto che il Nulla, suscita in noi una meraviglia che non può essere espressa nella forma di una domanda e a cui non vi è neppure alcuna risposta. [...] tutto ciò che vorremmo dire può, a priori, essere solo nonsenso. tuttavia ci avventiamo contro i limiti del linguaggio. [...] no ha senso dire che mi meraviglio per l'esistenza del mondo poichè non posso immaginarlo non esistente. posso certo meravigliarmi che il mondo attorno a me sia così. se, per esempio, avessi una tale esperienza mentre guardo il cielo azzurro, potrei meravigliarmi del suo essere azzurro, invece che coperto di nubi. ma non è questo che voglio dire. mi sto meravigliando del cielo, comunque esso sia. [...] ma allora che cosa significa essere consapevoli di questo miracolo in certe occasioni e non in altre?[...] quest'avventarsi contro le pareti della nostra gabbia è perfettamente, assolutamente disperato. l'etica, in quanto sgorga dal desiderio di dire qualcosa sul significato ultimo della vita, il bene assoluto, l'assoluto valore, non può essere una scienza. ciò che dice non aggiunge nulla, in nessun senso, alla nostra conoscenza. ma è un documento di una tendenza nell'animo umano che io personalmente non posso non rispettare profondamente e che non vorrei davvero mai, a costo della vita, porre in ridicolo.
ludwig wittgenstein, lectures on ethics
(commento a was ist metapysik? di martin heidegger)

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palermo è una cipolla complicata


ho letto un libriccino di roberto alajmo, palermo è una cipolla, edito laterza. è un'ipotetica conversazione con un turista appena arrivato nella Città (così chiama palermo, senza nominarla mai). alajmo parla del codice degli sguardi, del cibo, del mare, del nostro vezzo di cambiare i nomi dei luoghi, del dualismo mafioso/antimafioso, del rapporto dei siciliani con la morte, delle contraddizioni di palermo e dell'arroganza dei suoi abitanti. l'arroganza di credersi complicati quando invece non lo siamo. un siciliano, e ancor più un palermitano, si sente sempre semplificato quando i non isolani parlano di lui. succede anche a me. in realtà credo che non siamo più complicati degli altri, ma sicuramente più introversi. ci limitiamo a dire che è più complicato di così, ma non spieghiamo mai com'è. la nostra diffidenza è tale che non riteniamo il nostro interlocutore capace di comprenderci, di comprendere il posto in cui viviamo. mi chiedo se noi stessi ne siamo capaci. credo di no. e credo che il tentativo di alajmo di fissare per iscritto il profilo della Città sia stato un'impresa non facile e non duratura. lui stesso ammette che palermo è una città in continuo movimento, sempre in bilico tra metropoli e provincia. però credo che la nostra arroganza, scusateci, sia giustificata. siamo imbevuti del nostro essere palermitani e siciliani. sappiamo come si vive qui e come siamo fatti perché siamo sempre stati qui. e qui si impara guardando, non parlando. per questo, credo, spiegarci è difficile, è complicato. la grandezza dei nostri scrittori sta nell'averci raccontato tramite i nostri sguardi, i nostri gesti, i nostri dialetti, le nostre metafore, la nostra terra. palermo è una cipolla anche per chi c'è sempre vissuto, non si finisce mai di esplorarne le contraddizioni: uno strato è affascinante, l'altro è crudele, uno è ospitale, l'altro è ruvido, l'uno ti attrae, l'altro ti respinge. e non sai mai quando finisce uno strato e inizia l'altro.

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real manette contro la noia



era proprio necessario farlo rientrare in italia, dato che sua altezza aveva già avuto contrattempi con la giustizia di questo ingrato paese, che lo cacciò col referendum del 1946? anche in quell'occasione volarono le accuse di brogli (chi vi ricorda?)... ma mettiamoci nei suoi panni! se voi foste ricchi sfondati, vi credeste eredi a un trono inesistente, se vespa dedicasse una puntata di porta a porta tutta a voi, non sareste un pò annoiati da tutta questa bambagia? è per questo che il povero vittorio si diverte a infiltrarsi in giri loschi (loggia p2, traffico internazionale d'armi, e adesso videopoker e prostituzione) per poi farsi arrestare! noi plebei cosa possiamo capirne????

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Wednesday, June 14, 2006

war entertainment


dopo le torture di abu grahib e la rappresaglia sui civili di haditha, nuovo video dei marines americani. è ancora da accertare l'autenticità, ma se fosse vero, questo filmato sarebbe agghiacciante tanto quanto gli altri. un soldato si esibisce con una canzone crudele che suscita l'ilarità dei camerati. tema: la violenza su una ragazza irachena e la sua sorellina. non ci sono scuse per questi militari, ma è chiaro che la violenza e la barbarie della guerra condizionano, e non poco, la psiche dei soldati, già indottrinati ed addestrati alla massima aggressività prima delle missioni. la storia ci ha mostrato quanto per chi di loro torna a casa, sia difficile il reinserimento nella società. nel frattempo, assistiamo a queste storie di ordinario intrattenimento di guerra.

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free the dwarf!


avete nanetti in giardino? preparatevi all'offensiva del fronte di liberazione dei nani da giardino!!! i vostri pisolo, brontolo, cucciolo, mammolo, dotto, eolo e gongolo saranno presto affrancati dalla schiavitù ornamentale. esistono questi gruppi di allegre persone, attive tra svizzera, francia e italia, le quali, non avendo niente di meglio da fare, restituiscono l'agognata libertà ai nanetti. sono sicuramente statuette kitsch, ma se potessero commentare, secondo me preferirebbero sollazzarsi in giardino piuttosto che lavorare in miniera...

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Tuesday, June 13, 2006

non luoghi


è strano come tante cose importanti della mia vita si siano svolte in non-luoghi. stazioni, alberghi, aeroporti, navi. odi et amo. odio la loro precarietà, la loro indifferenza. amo la loro pazienza che ospita il movimento. odio la loro freddezza. amo il loro essere microcosmi. odio la loro provvisorietà, amo i sentimenti e le emozioni durevoli che nascono al loro interno. odio doverne dipendere, amo il fascino che esercitano su di me. odio e amo il fatto che in loro convivano, complementari e indivisibili, vicinanza e lontananza.

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i'm back


i'm back. ho passato tre giorni bellissimi, perdonate la mia assenza dal blog. breve riassunto: sono finite le lezioni, non mi hanno presa al colloquio di blockbuster (su questo è meglio stendere un velo pietoso...), sono cominciati i mondiali. da domani studio intensivo, c'è da finire searle e iniziare tutto il resto. confusione... (l'immagine è un quadro di william turner, Snowstorm - Steam-Boat off a Harbour's Mouth)

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Saturday, June 10, 2006

happy birthday ruokkalusikka!


tanti auguri a me, tanti auguri a me, tanti auguri veronica, tanti auguri a me! 19 anni, stasera al kalesa con i miei amici:) manca solo una persona... non vedo l'ora che arrivi domani.

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Friday, June 09, 2006

salve, sono lisa simpson!


ebbene sì, anche per me è arrivato il momento di avere un soprannome! ci ha pensato robertina relativista e devo dire che è moooolto adatto... lisa simpson! so anche imitare la sua voce:)

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ha visto come sono bravi i nostri studenti?


hello ladies and gentlemen! se riesco a pubblicare qusto post sarà un miracolo, il sito ha dei problemi tecnici:( comunque, ieri volevo raccontarvi della seconda parte del seminario di quel simpaticone di hookway. udite udite gente, gli ho fatto una domanda!!! if i understand the thesis of the paper, we can say that truth is not the only aim of our inquiry, though it can have a normative role. but saying that something, truth in this case, has a normative role, is not a definition of something. can you please go deeper on the definition of truth? lui ha sorriso e sua maestà ha detto: ha visto come sono bravi i nostri studenti? poi hookway ha detto: this is a tough question! mi ha risposto da bravo filosofo e poi ha aggiunto che la sua risposta era un modo complesso di dire non saprei! simpatico vero? è lui il tizio della foto, se qualcuno di voi riesce a capire a che somigli, me lo dicaaaa!!! un grazie speciale alle mie colleghe, pupi grace e mary jane (con peter parker che continua inspiegabilmente a chiamarmi laura..) per il loro importantissimo sostegno!!!

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Wednesday, June 07, 2006

w claudia!


è cominciata la seconda parte dei seminari internazionali di sua maestà, rationality truth and mind. oggi ha parlato il prof hookway, faccia simpatica anche se non sono riuscita a capire a chi somigli! anche oggi domande infinite, quelle che cominciano con enfasi, si perdono per strada e vanno scemando piano piano. mi chiedo se alla fine del loro intervento si ricordano cosa hanno detto... meno male che c'è cotanta bellezza! lei è breve, incisiva e chiara, non sarà interessante ma di sicuro non è soporifera. brava claudia! per mr potato invece servirebbe un fucile con proiettili narcotizzanti...
thanks pupi per la vignetta!

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lettera dal fronte

pubblico la lettera di un ragazzo siciliano al presidente cuffaro, tratta dal blog di antonio di pietro.

“ Egr. Presidente Cuffaro,le scrivo ora che è stato rieletto alla guida della nostra regione per approfondire una messaggio che precedentemente le avevo postato. Io sono Benny Calasanzio, residente a S.Margherita Belice ma studente fuorisede a Padova. Le scrivo per esprimere, tutelato dell’art. 21, il mio più totale dissenso, e ancor di più il mio disgusto largamente giustificato per quanto riguarda il suo “avviso ai diffamatori” presente sul sito internet www.totocuffaro.itLei, egr. Presidente, avvisa che è in corso una ricerca approfondita su internet finalizzata a trovare e a perseguire penalmente e civilmente tutti coloro che la diffameranno. E su questo punto, nonostante rimanga io fermamente convinto che la libertà sia un bene inequivocabile e incensurabile, e nonostante creda che un uomo politico debba accettare critiche, seppur dure e di dubbia continenza, potrei anche accettare le sue parole, senza condividerle. Ciò che davvero mi lascia sbigottito e indignato, è il punto seguente del suo “manifesto programmatico contro i diffamatori”. Quando dice che il denaro proveniente dalle cause per diffamazione che lei prevede di vincere (le ricordo che la risposta ad una causa per diffamazione persa potrebbe essere una querela per calunnia) sarà devoluto alle famiglie delle vittime di mafia, lei sta offendendo quelle famiglie e nessuno le da il diritto di elevarsi a benefattore dell’antimafia soprattutto visti i suoi problemi con la giustizia. Chi le scrive, Presidente, ha avuto uno zio e un nonno crivellati di colpi dalla mafia per non aver ceduto alla richiesta di vendita di una piccola industria di calcestruzzi a Lucca Sicula, più di dieci anni fa e riconosciuti immediatamente “vittime innocenti della mafia”. Sono morti per non aver ceduto ad una logica mafiosa, per essersi ribellati e aver recriminato la loro libertà, il loro rifiuto di ogni compromesso, per la loro voglia di continuare a respirare il profumo della libertà, non il puzzo del patto mafioso. Chi le scrive, Presidente, ha parlato di legalità e di fiducia nella giustizia da un palco, di fronte a delle scuole, a dei bambini, assieme a Rita Borsellino durante una tappa della Carovana Antimafia, e sono e rimango fermamente convinto che chi le scrive, egr. Presidente abbia senza dubbio più diritto di lei a dire che la mafia fa schifo, o almeno abbia la reputazione e l’onore per farlo. La mia indignazione nasce dalle sue parole e ancor di più dalle sue azioni. Lei è sotto processo per favoreggiamento alla mafia, la stessa mafia che ha ucciso dei Borsellino molto meno importanti del giudice, i miei parenti. Giorno dopo giorno si depositano fascicoli dell’inchiesta che aggravano la sua posizione (ultimo quello che accerterebbe l’esistenza di una sua talpa in procura per quanto riguarda le indagini sul pentito Campanella, favoreggiatore di Bernardo Provenzano) e giorno dopo giorno lei diventa sempre più moralmente inadatto ad essere titolare di quella frase. Mi chiedo come, razionalmente e senza polemiche, lei possa rivolgersi alle famiglie vittime di lutti mafiosi quando, riferendosi alle indagini in corso, lei è indagato per reati che avrebbero favorito la mafia. Ciò è incoerente e ingiusto per quelle famiglie e legale solo secondo la legge, non certo per quanto riguarda l’etica e la morale.Io le chiedo, egr. Presidente, per quanto riguarda la mia famiglia, di non renderci beneficiari di quelle donazioni che lei ha intenzione di fare a quelle famiglie che ancora piangono i loro parenti uccisi da una associazione criminale dalla quale le istituzioni dovrebbero stare lontane e dovrebbero combattere con ogni mezzo e in ogni momento. Le chiedo di lasciarci da soli con il nostro dolore, soli con chi davvero e giorno dopo giorno fa qualcosa contro la mafia. Inviterò altresì le altre famiglie che con la nostra condividono lo stesso dolore a rifiutare qualunque aiuto proveniente da un presidente che prima di rivolgersi a noi dovrà chiarire la sua posizione in sede processuale per accertare se sia coinvolto o no in reati di favoreggiamento alla mafia.Augurandole un buon lavoro, Benny Calasanzio”.

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Tuesday, June 06, 2006

c'era una volta...


... una formichina che si chiamava tommaso padoa schioppa. era il capo del formicaio di via XX settembre a roma... potrebbe cominciare così la favoletta del ministro dell'economia. peccato che in questi giorni non c'è molto da stare allegri, i conti pubblici sono darioargentianamente in profondo rosso. si deve risparmiare su tutto, il messaggio è chiaro. le cicale ministeriali sono avvisate. quindi, prima di vestire i panni dell'austerity, meglio concedersi l'ultimo weekend di vacanza in umbria. arrivo maestoso in auto blu, una per ministro, così come le camere. menu a base di manicaretti locali, a quanto pare molto gradito dai commensali. tutto a spese di chi? della presidenza del consiglio, ovvio! no, no, avete capito male, non ha pagato prodi di tasca sua, troppo bello per essere vero, hanno pagato i contribuenti. l'aria umbra avrà fatto davvero bene ai ministri, tanto che hanno delineato le priorità e le linee guida dei prossimi sette mesi: ritiro dall'iraq, no al referendum del 25 giugno, ridiscussione della legge 40, necessari e urgenti tagli alle spese, impegni europei, unità dell'azione governativa. sbaglio o queste cose le avevamo già sentite prima del monastico e sacrificato ritiro? allora, anche se in ritardo, buona vacanza onorevoli ministri. perché non diteci che siete andati a lavorare davvero. finora, tranne mussi, solo favole deludenti.

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30, the magic number!

english exam today... 30: the magic number! e la media resta alta... speriamo che non crolli sotto i bombardamenti dello zio samonà e di sua maestà...

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Sunday, June 04, 2006

senza stivali va bene lo stesso?


oggi mi sento molto gatta, anche se non ho gli stivali... :)

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il buon vecchio freud...


a proposito di spirito di osservazione... vi sfido a trovare nove delfini entro sei secondi in questa immagine! pervertiti!!!

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Saturday, June 03, 2006

9/11, guarda ancora meglio


per dovere di cronaca, segnalo due bloggers che di controinchieste sell'11/9 se ne intendono. uno è luogocomune.net di massimo mazzucco, l'altro attivissimo.net di paolo attivissimo. quest'ultimo in particolare, mostra dei nei del documentario che vi ho proposto, loose change. sia chiaro, non ho mai creduto alle tesi dell'autoattacco americano, penso che la cia avrebbe saputo fare di meglio con meno spettacolarità. però, come tutti i grandi eventi storici, è plausibile che la versione ufficiale non racconti tutto o lo racconti male. ben vengano quindi le ricerche tese a smascherare imbrogli, ma ricordiamoci che è molto facile costruire materiale alternativo e diffonderlo via web. occhi aperti e continuiamo a indagare.

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Friday, June 02, 2006

e tu che regina sei?


mi ha incuriosito un articolo di maria laura rodotà sul corriere di oggi sul film di sofia coppola, marie antoinette . la trasposizione cinematografica della vita della regina più capricciosa e gattamorta di francia l'ha riabilitata in patria e ha aperto un dibattito di costume. la povera ghigliottinata sarebbe un modello per molte donne, inguaribili romantiche che vorrebbero sdoganate le loro frivolezze e rivedono nel patibolo rivoluzionario le proprie piccole ghigliottine quotidiane. dall'altra parte stanno le elisabettiane (elisabetta prima, non seconda!), per la serie: chi l'ha detto che la determinazione, l'indipendenza, l'orgoglio e il potere rendano le donne più fredde? mi schiero decisamente tra le elisabettiane, lo dico da sempre, forse è per questo che l'articolo mi è sembrato carino:) elizabeth è stata una donna moderna, capace di portare uno staterello come l'inghilterra del suo tempo al rango di massima potenza, tanto intelligente da aver anche capito che non serve il matrimonio per amare (e neanche per la ragion di stato), né un uomo per darsi un'identità, né modi maschili per governare. sono comunque aperte le iscrizioni ai club delle regine e delle principesse: cleopatra, caterina di russia, isabella di castiglia, sissi, cenerentola, mulan, lady marian, pocahontas e chi più ne ha più ne metta!

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9/11, guarda meglio


vi avevo preannunciato la pubblicazione di un video sull'11/9, credo di non poterlo fare a causa della mia ignoranza informatica:( so che devo aggiungere un pezzo di codice html nell'editor del blog, ma non so quale! help wanted!! nel frattempo, la lezione di storia della filosofia di ieri mi ha dato uno spunto interessante per introdurre l'argomento. per avere una credenza o un'opinione bisogna avere delle ragioni che la supportino e bisogna che ci sia un riscontro nei fatti, meglio se accertato in prima persona o almeno garantito da chi ha titolo per farlo. tutti abbiamo visto le immagini delle twin towers, più o meno in prima persona, attraverso le televisioni di tutto il mondo. tutti conosciamo le conseguenze degli ultimi 5 anni. il punto è: abbiamo visto ma non abbiamo osservato bene. non basta avere una buona vista, per essere bravi osservatori bisogna sapere cosa guardare. abbiamo visto l'eterna lotta tra bene e male, democrazie occidentali vs al qaeda, combattuta a suon di guerre preventive, attentati, crescente diffidenza reciproca, livelli d'allarme sempre più preoccupanti (perfetto il personaggio di antonio albanese, il ministro della paura). forse dovremmo tornare alle famose immagini, stavolta prestando più attenzione. le tesi della controinchiesta sull'11/9 sono queste (fonte corriere della sera): 1 L'attentato ricalca un piano del pentagono studiato all'epoca della guerra fredda. 2 I terroristi non erano piloti provetti e dunque come hanno fatto a centrare le torri? 3 Il wtc non è crollato per l'incendio, bensì in seguito all'esplosione di cariche piazzate in precedenza. c'è un video che mostra le deflagrazioni e colpiscono le parole dei pompieri intervenuti sul posto che dicono: «sono caduti come i palazzi distrutti con le esplosioni controllate». 4 l'edificio 7, pur non coinvolto direttamente dall'attacco, è andato distrutto. 5 il pentagono non è mai stato centrato da un aereo: si parla di un missile o di un'autombomba. la recente diffusione di un video da parte delle autorità invece che far chiarezza ha rinforzato il partito dei complottisti. 6 il jet united airlines 93, teatro di una rivolta dei passeggeri, sarebbe stato abbattuto dai caccia.
a questo punto, giudicate voi. dedicate un'oretta del vostro tempo alla visione di
loose change, il video che esamina gli spiccioli (questo significa loose change), i dettagli apparentemente più insignificanti della faccenda, realizzato da tre ragazzi americani dotati di ottima vista...

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smussiamo gli angoli del quadrato antilaico


riconoscete quest'uomo a sinistra(ho fatto la battuta?)? mesdames et monsieurs, voilà fabio mussi, coraggioso ministro dell'università e della ricerca. il 30 maggio, durante una riunione del consiglio europeo per la competitività a bruxelles, ha riportato l'italia della ricerca sui binari giusti. il precedente governo, dopo aver varato una pessima legge sulla procreazione assistita(legge 40), degna del medioevo e della santa inquisizione, ha anche cercato di creare un'alleanza retrograda e antilaica con altri paesi europei, per difendere la pregiudiziale etica riguardo alla ricerca sulle cellule staminali. facciamo un passetto indietro per vedere in cosa consiste la legge 40.

CAPO I - PRINCIPI GENERALI

ARTICOLO I

  • 1. Al fine di favorire la soluzione di problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dalla infertilità umana (...) 2. il ricorso alla procreazione medicalmente assistita è consentito qualora non vi siano altri metodi terapeutici efficaci per rimuovere le cause di sterilità o infertilità.

CAPO II - ACCESSO ALLE TECNICHE

ARTICOLO 4

  • 2. le tecniche di procreazione sono applicate in base ai seguenti principi: a) gradualità(...); b) è vietata la fecondazione eterologa.

CAPO VI - MISURE DI TUTELA DELL'EMBRIONE

ARTICOLO 13

  • 1. è vietata qualsiasi sperimentazione su ciascun embrione umano

ARTICOLO 14

  • 1. è vietata la criocoservazione e la soppressione di embrioni; 2. le tecniche di produzione di embrioni non devono creareun numero di embrioni superiore a quello strettamente necessario ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a 3; 6. è prevista la reclusione fino a 3 anni per i trasgressori.

questa legge talebana, osannata dalla chiesa dei vari ruini, difesa dai suoi bravi paladini parlamentari trasversal-cattolici e dagli improbabili atei credenti dell'ultim'ora (leggi giuliano ferrara&co.), è una vergogna per uno stato democratico e laico. è lesiva dei diritti delle donne e della loro salute, perché stabilisce la priorità per le terapie ormonali contro la sterilità sulla procreazione assisitita, le quali, viene precisato, devono essere graduali. in termini concreti questo significa sottoporre le pazienti ad anni di bombardamenti ormonali che rovinano l'organismo aggravando la sterilità o producendo gravidanze plurigemellari, dannose per la salute della mamma e dei figli. è vietata la fecondazione eterologa, cioè si nega alle coppie la libertà del volontario ricorso al seme di terzi, come dire che i figli sono esclusivo privilegio della monogamia sancita dal matrimonio, altrimenti si cade nell'immoralità. è inoltre attualmente illegale secondo la legislazione italiana la sperimentazione sugli embrioni, cioè sulle cellule staminali embrionali, il cui potenziale è scientificamente riconosciuto e ritenuto la via maestra per trovare la cura a malattie come il parkinson, l'alzheimer, la distrofia muscolare e altre. gli embrioni non possono essere né crioconservati, cioè congelati per utilizzi futuri, né soppressi. per i cattolici l'embrione è già una vita umana, quindi si tratterebbe di un omicidio. e come la mettiamo con gli embrioni che erano già stati congelati prima della legge 40? è permesso un solo intervento durante il quale non è possibile impiantare più di tre embrioni e tutti insieme. non solo si tratta di operazioni estremamente costose, ma le coppie che non possono permettersi più di un figlio devono averne tre. si potrebbe obiettare: se la procreazione assistita è costosa e faticosa, e si vuole così tanto un figlio, perché non adottarlo? risposta: non si può imporre subdolamente l'adozione a una coppia che non se la sente di affrontare le implicazioni psicologiche che questo comporta. e, ciliegina sulla torta, chi trasgredisce le regole rischia fino a 3 anni di galera, alla faccia del principio della proporzione della pena al reato. e gli italiani, abituati storicamente ai viaggi della speranza, ne affrontano di nuovi, cercando all'estero condizioni migliori. la legge è stata confermata dal risultato del referendum, boicottato con fine arte di persuasione dalla chiesa, che ha invitato all'astensione.

cosa ha fatto mussi? ha ritirato l'italia da quel manipolo di stati europei, in netta minoranza, che sostengono una ferrea linea di massima cautela sui temi di bioetica. cosa buona e giusta. tanto che il ministro ha precisato, in una lettera a repubblica di oggi, che di clonazione ed eugenetica non se ne parla proprio. era però necessaria una radicale inversione di marcia per la ricerca. questa mossa permetterà alle università e ai centri specializzati italiani di ricevere fondi europei in base alla loro produttività e ai risultati di ricerca. un incentivo quindi, perché si lavori a favore della salute dei cittadini, senza violare la legge che, per quanto ingiusta, è pur sempre una legge (socrate docet). mentre continuiamo a bere la cicuta, rutelli&co hanno subito fatto quadrato attorno alla legge 40, richiamando il ribelle mussi all'ordine della collegialità di governo. sperando che la legge sia abrogata o radicalmente modificata, mi chiedo: è possibile che un governo che finora ha litigato su tutto, offrendo al paese spettacolini ridicoli e deludenti, che ha peccato di protagonismi deleteri e inutili, non sappia cogliere l'occasione di dare, compatto, nuova vitalità alla laicità dello stato, vilipesa e calpestata in questi anni da continui attacchi del dilagante fronte cattolico? sbaglio, o era nel vostro beneamato programma? sia chiaro, è dovuto rispetto sincero alle posizioni dei cattolici, lo stato garantisce libertà di scelta a tutti i suoi cittadini. ma per farlo deve essere assicurata la laicità, non si può imporre il punto di vista di chi con lo stato non deve avere niente a che fare. invece sembra che l'italia sia destinata al servilismo ideologico che riempie le assemblee parlamentari per la visita del papa e le lascia vuote in occasioni ben più importanti. tanto se rutelli, prodi, casini, mastella e soci si ammalano (non lo auguro di certo) possono permettersi le cure statunitensi, svizzere, inglesi, tedesche, approntate grazie alla ricerca sulle staminali... grazie mussi.



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