Wednesday, July 18, 2007

via d'amelio, 15 anni dopo



"La sensazione di essere un sopravvissuto e di trovarmi in, come viene ritenuto, in estremo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio. So che è necessario che lo faccia, so che è necessario che lo facciano tanti altri assieme a me. E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare dalla sensazione che, o financo, vorrei dire, dalla certezza che tutto questo può costarci caro."

dall'ultima intervista a Paolo Borsellino

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Tuesday, July 17, 2007

la legge del taglione


il decreto legge sulla riduzione dei costi della politica, oltre a essere ridicolmente minimo, è stato anche rallentato alla camera. meglio approfittare dei privilegi in questi ultimi giorni, si saranno detti. però i farmaci salvavita li hanno già tagliati. il comma 796 della finanziaria 2007 prevede il piano di contenimento della spesa farmaceutica, ovvero un tetto massimo di spesa per le regioni, che decidono poi autonomamente dove, cosa e quanto tagliare. sicilia e lombardia non se lo sono fatto ripetere due volte. la regione lombardia il 22 marzo ha emanato la seguente circolare: "Per quanto riguarda la distribuzione/somministrazione dei farmaci soggetti a rendicontazione File F (è il capitolo di spesa sanitaria dove confluiscono i farmaci salvavita, le medicine che curano malattie come Aids e tumori, epilessia e particolari patologie neurologiche ndr) si individua nell'allegato prospetto il budget a cui le SS. LL sono necessariamente obbligate a fare riferimento. L'importo assegnato rappresenta l'impegno massimo che l'azienda può mettere a disposizione. Ogni sforamento o utilizzo improprio di detta somma comporterà nei confronti dei medici prescrittori una sanzione anche a titolo patrimoniale"(da Repubblica di oggi). auguro a formigoni, cuffaro e soci assassini di ammalarsi di aids o di polisaccaridosi, e aver bisogno dei salvavita. ah già, loro i soldi ce li hanno.

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30 e lode!


leggera come una nuvoletta, dopo la splendida sessione d'esami di luglio, vado in vacanza!

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Saturday, July 07, 2007

ma wittgenstein era uno scienziato...


"Eh sì, effettivamente, dobbiamo dire, va detto che negli altri Paesi funziona tutto meglio che qui da noi. Ci vuole anche poco, voglio dire! E’ perché gli altri sono più seri. Ecco, si impegnano, fanno sacrifici per migliorare. Perché loro credono nell’organizzazione, nelle responsabilità collettive. Voglio dire, i francesi credono alla Francia, gli americani credono all’America. Ci credono, ecco. Basta andare all’estero, si respira subito un’altra aria, Anche in Svizzera, per dire! Eppure mi hanno raccontato un aneddoto curioso, vero pare, e riguarda il famoso Wittgenstein, grande filosofo, grande uomo di cultura, tuttologo. Ecco, questo Wittgenstein pare che tornasse in treno con il suo assistente, sì, pare che tornasse a casa dopo aver terminato il suo ultimo lavoro, un’opera decisiva, il “Tractatus”, che faceva il punto su tutta la filosofia… faceva il punto. Anni di studi, anni di ricerche, anni di saggi, fine del lavoro e meritato riposo. Niente, scompartimento, grande silenzio, a un certo punto pare che il suo assistente abbia chiesto: "Mi scusi, professore, come spiega lei il gesto che fanno gli Italiani?". Wittgenstein pensa un attimo poi sbianca in viso: "Porca miseria, devo rifare tutto da capo!". Sì, evidentemente c’era qualcosa che non gli tornava. Non riusciva a capire l’atteggiamento, e nemmeno l’allegria degli italiani, proprio loro così incapaci di organizzarsi, incapaci di far funzionare la vita, incapaci persino di farsi un governo. Ma Wittgenstein era uno scienziato. Forse avrebbe dovuto andare dall’altra sponda dell’intelligenza per afferrare il mistero dell’incapacità consapevole e sublimata…"

Giorgio Gaber, Wittgenstein

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